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WASHINGTON - Un nuovo rapporto di intelligence esaminato da funzionari statunitensi suggerisce che un gruppo filo-ucraino abbia effettuato l’attacco ai gasdotti Nord Stream lo scorso anno, un passo verso la determinazione della responsabilità di un atto di sabotaggio che ha confuso gli investigatori su entrambe le sponde dell’Atlantico per mesi.
Funzionari statunitensi hanno affermato di non avere prove che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky o i suoi principali luogotenenti fossero coinvolti nell’operazione, o che gli autori agissero sotto la direzione di funzionari del governo ucraino.
Lo sfacciato attacco ai gasdotti, che collegano la Russia all’Europa occidentale, ha alimentato la speculazione pubblica su chi fosse la colpa, da Mosca a Kyiv e da Londra a Washington, ed è rimasto uno dei misteri irrisolti più consequenziali della Russia di un anno guerra in Ucraina.